Se siete degli aspiranti scrittori, vi sarete sicuramente cimentati con la scrittura di dialoghi. Perché il dialogo è così importante all’interno della narrazione? Perché spesso risulta difficile realizzare dialoghi efficaci e
coerenti con la personalità dei personaggi da cui vengono pronunciati?
Noi di W.O.W abbiamo provato a dare una risposta a queste domande!
In primo luogo, bisogna tenere presente che il dialogo è pura mimesi, imitazione della realtà, mentre la narrazione, diegesi, è controllata dall’intervento del narratore. Nel dialogo i personaggi possono prendere
direttamente la parola, esprimendo opinioni, sensazioni e sentimenti. Questo espediente narrativo consente allo scrittore di caratterizzare al meglio le proprie figure fictae e al lettore di provare maggior
empatia con esse.
Il dialogo permette inoltre di inframmezzare la narrazione con scene che conferiscono azione e ritmo alla storia, rendendola più avvincente e spesso creando un alone suspense.
Per ciò che riguarda la caratterizzazione dei personaggi, si può affermare che farli esprimere con un linguaggio personale sia il modo migliore per conferire loro identità e spessore, rendendoli immediatamente riconoscibili. Per realizzare ciò, è fondamentale considerare tutti i fattori che possono incidere sul loro eloquio come: sesso, età, provenienza geografica, epoca storica, status sociale e carattere.
Espedienti utili per caratterizzare i personaggi sono l’uso di dialetto, linguaggi gergali ed espressioni che vengono ripetute dal soggetto in questione come se fossero un leitmotiv.
Grazie all’uso del dialogo, dove il commento del narratore è pressoché inesistente, il lettore può immergersi nel mondo finzionale senza intermediazioni, entrando direttamente in contatto con i personaggi e formandosi un’idea dell’opera in base alle proprie conoscenze e al proprio sistema di valori.
Ci auguriamo che questi suggerimenti possano esservi utili, buona scrittura a tutti!
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