Remember what the dormouse said 

Feed your head, feed your head.

Siamo in auto, alla guida il sempre ottimo compagno di viaggio e di pensiero Stefano Tarquini, direzione: Lucca Città di Carta, festival culturale. 

I Jefferson Airplane mi indicano chiara la direzione di questo articolo su queste mie ventiquattro ore di full immersion nella piccola editoria indipendente italiana.

Appena arrivato mi imbatto in questi ragazzi solari con uno stuolo di graphic-novel e fumetti sul loro banchetto: sono KALL EDIZIONI, casa editrice fondata a Roma nel 2019. 

Mi parlano della loro mission di elevare il fumetto a genere letterario sempre più  riconosciuto. Sono diretti e attenti al messaggio che veicolano, riconoscendo in modo autentico la grande differenza di tempo di lettura che ci può essere rispetto a un  romanzo, parlando della manifestazione dell’immaginazione in china e carta.  

Hanno fame di dire la loro e si sente.

Continuo la mia passeggiata e un logo mi colpisce per la sua chiara manifestazione di intenti: un cervello avvolto in un punto interrogativo che ha le fattezze di una lampadina. Lo trovo geniale. 

UNDERGROUND EDIZIONI da Milano, sono poi, come emerge dalle parole di Gregory Fusaro, esattamente le emozioni che il loro logo suscita. Sono la voglia di lottare  contro l’editoria a pagamento, la volontà di dare voce al fermento underground e di portare la cultura dalla strada nelle librerie. Parlano di poesia, narrativa e psicologia.

Dopo la presentazione del libro del Tarquotti, “Irrequiete”, ho la possibilità di conoscere meglio la sua casa editrice, ANOTHER COFFEE STORIES.

“Cosa siamo? Bè, storie raccontate al caffè, un po’ come quelle di Edgar Lee Masters, un buon libro da accompagnare a un momento di relax.” Queste le parole che per Giada Altomare meglio racchiudono la storia di questa giovane casa editrice milanese che vuole promuovere la lettura sinestetica. Ogni libro infatti viene associato a un  “Puppet” e una miscela della torrefazione Ernani. Tante idee e molte energie.

Sotto il diluvio dell’ultimo, poco prima di andare via, incappo in Marco Pinti, autore  pirotecnico, che ha scritto un romanzo in cui, come mi dice, sorridendo, “ci si sta bene dentro”, navigando non a motore ma a vela. È edito dalla EFFETTO EDIZIONI di Vercelli, che voglio raccontare così, rubando le parole all’autore: una casa editrice la cui identità è la libertà, e dove ci si può imbattere in mille storie impensabili.

Ho provato a parlare di quel coniglio bianco che ti sussurra all’orecchio parole di  rottura, parole che vogliono fare male e darti una scossa, sono parole libere per liberi pensatori.  

Non ti resta che ascoltarlo e vivere le meraviglie del pensiero umano.


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