Diario di un’evasione
V giorno oltre il confine.
Odora di buono l’aria fresca.
Giuro che non ricordavo più com’era.
Lo so che ho messo a rischio tutti.
Infatti ci ho provato a resistere e non uscire.
Oscuravo le mie emozioni per non apparire diverso.
Eppure è stato più forte di me: non potevo più stare chiuso.
Sono fuggito per non tornare più.
Solo un piccolo fagotto e un tozzo di pane.
Eppure la cosa non mi spaventa.
Riuscirò a nascondermi e a redimermi.
Erigerò la mia vita come mai fatto prima d’ora.
La tramuterò dalla catapecchia che è stata finora in un palazzo scintillante.
Imiterò i miei aguzzini a loro insaputa e li ripagherò con la stessa moneta.
Brucerò le mio origini per mescolarmi fra loro.
Ebreo in fuga? Non sanno con chi hanno a fare.
Riuscirò a vendicare la mia famiglia.
Oppure morirò felice nel tentativo.
Antonino
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