Scrivi dei versi che raccontino della prima volta che ti sei guardato allo specchio.
Lo specchio parla per me
vale mille parole
chissà quanto costerà
ora che ha veramente rispecchiato
il soggetto
davanti a sé
Con lo sguardo osservo
un tempo
che non mi appartiene
un luogo
che non riconosco
ombre
che corrono
Ma io cammino
Mi volto
Riecheggiano le risate
in lontananza
e le mie colpe
beate
volano
al suono delle campane
Ma io resto
Il riflesso segue
un vuoto ineluttabile
Percorro binari
paralleli, attendo
assiduamente
uno scontro ferroviario
Ma io guido
cauta
fin troppo
Sta per piovere, specchio
riconosco l’odore
del temporale
è simile a quello
delle lacrime
purificano le mie
paure
Ma ora mi serve
da bere
Rido se ti penso, specchio
troppo vecchio
per supportarmi
troppo usato
per sopportami
Parli per me
ma in una lingua che ormai
non è più
la tua
Mi dispiace ma alla fine
sei soltanto
uno stupido
oggetto
Sofia
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